Costi della guerra e forze in campo nel secolo XV, tra verità storiografiche e manipolazione dell’informazione
DOI:
https://doi.org/10.53351/ruhm.v6i11.238Palavras-chave:
Baja Edad Media, Reino de Nápoles, Guerra, Diplomacia, PolíticaResumo
Come possiamo, oggi, quantificare i costi di una guerra medievale? Una risposta non c'è, perchè sono troppe le variabili: uomini e animali, armi e vettovaglie, e dietro a tutti una pletora di commissari, messi, ambasciatori, informatori, spie.... La stessa credibilità delle cifre gioca a nostro ulteriore sfavore: i dati relativi al denaro disponibile, agli uomini, alle armi o alla flotta sono spesso alterati, volutamente gonfiati o sminuiti, a seconda delle convenienze. Lo si fa per apparire più forti e scoraggiare il nemico, oppure ci si mostra deboli, col chiaro intento di fare pressioni per ottenere aiuto dagli alleati. Nelle guerre del primo Rinascimento si combatte anche con la propaganda e un uso attento dell'informazione. È sui tavoli diplomatici che si cerca la composizione e si risolvono molti conflitti. Fino a quando Carlo VIII non porterà in Italia una guerra “vera”: cruda, rapida e priva di mediazioni.
Parole chiave: Quattrocento, Regno di Napoli, Guerra, Diplomazia, Politica.
[ES] Título: Costes de la guerra y ejércitos en campaña en el siglo XV, entre la realidad historiográfica y la manipulación de la información
[ES] Resumen: ¿Cómo podemos hoy cuantificar los costes de una guerra medieval? No hay una respuesta clara, ya que son demasiados los factores con los que habría que contar y no todos ellos se pueden expresar en cifras: la adquisición de hombres y animales, armas y vituallas; y, junto con ellos, los costes de mantener toda una pléyade de comisarios, embajadores, informadores, espías... La misma credibilidad de las cifras disponibles juega además en nuestra contra: los datos relativos al dinero manejado, a los hombres, las armas o la flota eran a menudo manipulados conscientemente por quienes los empleaban, en función de sus propios intereses. Así, cuando se pretendía disuadir al enemigo, solía incrementarse el potencial de las propias fuerzas; mientras que, para conseguir ayuda de los aliados, la tendencia era reducir el valor del propio ejército. En las guerras del primer Renacimiento, se combatía también con la propaganda y con la información, de manera que era en la arena diplomática donde se resolvían, a menudo, los conflictos. Hasta que Carlos VIII de Francia inicie en Italia una guerra “de verdad”: cruel, rápida y carente de intermediarios.
Palabras clave: Baja Edad Media, Reino de Nápoles, Guerra, Diplomacia, Política.
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